Politica internazionale:sulla petizione in difesa della costituzione italiana
Il Movimento Indipendentista SardignaLibera sostiene la petizione promossa da Il Fatto Quotidiano in difesa della Costituzione italiana.
Dichiarazione di Claudia Zuncheddu, portavoce del Movimento Indipendentista e consigliera della Regione Autonoma della Sardegna:
Le cricche in Italia non esistono solo per la gestione degli affari legati agli apparati pubblici, come ad esempio il caso della gestione delle bonifiche per il G8 a La Maddalena e di tutti i grandi eventi gestiti da Bertolaso e Anemone con la benedizione di Berlusconi.
Le cricche, che ammantandosi del ruolo di “nuovi costituzionalisti”, vogliono metter mano alla riscrittura consociativa della Costituzione italiana, nell’era di Berlusconi-D’Alema e compagnia cantante, sono ancora più pericolose in quanto ledono gli stessi principi alla base del Patto Costituzionale.
Sono talmente pericolose che vogliono cambiare le regole del gioco democratico escludendo palesemente dalle loro riscritture il Popolo italiano, che non è solo il destinatario ma è colui che decide le regole, le condivide democraticamente anche con i referendum ed è custode dello spirito dei padri costituenti.
Questi personaggi bipartisan, sono bravissimi nell’escludere i cittadini dalla gestione della cosa pubblica, per creare una democrazia autoritaria ed una oligarchia politica autoreferenziale e al servizio dei monopoli della globalizzazione mondiale.
Queste cricche sono le stesse che hanno rapinato i soldi dei sardi del G8.
Come consigliera della Regione Autonoma della Sardegna e sottolineo “Autonoma”, come sarda e come militante indipendentista che promuove l’autodeterminazione democratica e pacifica del Popolo sardo e il suo diritto ad essere Nazione libera nel mondo, ritengo che la Costituzione italiana, pur con i suoi limiti per ciò che riguarda le minoranze etniche e i loro diritti, oggi vada difesa dagli attacchi di cricche politiche revisioniste e affariste che ancora una volta vogliono imbavagliare i cittadini e occupare le istituzioni democratiche piegandole ai propri voleri affaristici.
Queste sono le stesse cricche che da diversi anni sono impegnate nel tentativo di privare la Sardegna e le altre Regioni a Statuto speciale, del proprio status Autonomo, omologandole a quelle a statuto ordinario e con l’alibi della modernizzazione e del progresso, cancellare violentemente l’identità del Popolo sardo e delle altre minoranze culturali, politiche e linguistiche presenti in Italia.
Claudia Zuncheddu
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