Sulla soppressione delle Unità per il trattamento delle dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo
Consiglio Regionale Della Sardegna
XIV Legislatura
Interrogazione n. 1065/A
INTERROGAZIONE ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sulla delibera n. 1777 del 21 dicembre 2012 e sulla proposta di atto aziendale della ASL n. 8 di Cagliari circa la soppressione dell’Unità operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo e il relativo accorpamento alla UOC – Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici alcol correlati afferente al Dipartimento di salute mentale.
Premesso che:
– l’Associazione regionale dei club alcologici territoriali (ARCAT) da ormai un ventennio rappresenta un supporto prezioso, sia sul piano professionale che su quello umano, per tutte quelle famiglie sarde che hanno a che fare con problemi per dipendenza da alcol, tabacco e gioco d’azzardo;
– si tratta di un servizio che si può considerare oramai capillare in tutto il territorio sardo, se si tiene conto che ad oggi si contano 85 sedi e che si concretizza in attività ad ampio raggio che vanno dalla prevenzione fino alla riabilitazione dei soggetti con problemi alcol correlati, attraverso interventi medici e psico sociali basati su un approccio ecologico-sociale ed il lavoro di rete nella comunità;
constatato che:
– la ASL n. 8 di Cagliari, nella proposta del nuovo atto aziendale prevede la soppressione dell’Unità operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo, facendone assumere le funzioni alla struttura complessa dipartimentale denominata “Centro per i disturbi psichiatrici correlati all’uso di alcol, tabacco e gioco d’azzardo”;
– con deliberazione n. 1777 del 21 dicembre 2012, infatti, la ASL n. 8 decide di trasferire nell’immediato tutte le competenze e le risorse dell’unità operativa semplice dipartimentale per le dipendenze da alcol tabacco e gioco d’azzardo al suddetto centro;
– l’ARCAT Sardegna, gli utenti del servizio e le famiglie coinvolte hanno manifestato pubblicamente la totale disapprovazione e preoccupazione rispetto a tali disposizioni, giustificate dalla ASL come necessarie ai fini della razionalizzazione dell’attività di assistenza e contenimento dei costi;
– in particolare, rispetto alla delibera contestata, è stato messo in evidenza quanto segue:
– la non conformità all’articolo 9 della legge regionale 28 ottobre 2006, n. 10, che dispone che l’organizzazione e il funzionamento delle ASL siano disciplinati dall’atto aziendale;
– rispetto alla delibera n. 1413 del 15 dicembre 2009 con cui è stata istituita l’Unità operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo afferente al Dipartimento delle dipendenze (e che risulta attualmente staccato dal Dipartimento di salute mentale) non esiste ad oggi alcuna modifica esecutiva;
– il trattamento delle dipendenze da alcol è di competenza dei SerD così come prevede il decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990;
sottolineato che:
– le unità operative per le dipendenze di via Peretti e Senorbì costituiscono un irrinunciabile punto di riferimento e un modello di eccellenza a livello regionale e nazionale nell’ambito del Servizio dipendenze coordinato dalla direzione del SerD e rappresentano la concreta risposta alle esigenze manifestate dall’utenza negli anni;
– tali unità, infatti, sono sorte proprio a fronte della necessità, riscontrata fra gli utenti, dell’attivazione di un servizio facilmente accessibile e che garantisse il diritto alla privacy, al fine di tutelare tutti quei cittadini che si trovano a convivere con una situazione di dipendenza da alcol, tabacco e gioco d’azzardo;
– con la proposta di riorganizzazione avanzata dalla ASL n. 8, il servizio attuale dell’Unità operativa di via Peretti per il trattamento delle dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo passerebbe di competenza ad un servizio psichiatrico; ciò implicherebbe:
1) il rischio di una eccessiva medicalizzazione e di maggiore attenzione verso le persone con “doppia diagnosi” (disturbo psichico e alcol correlato) rispetto a quelle con soli problemi di dipendenza che, in realtà, rappresentano una maggioranza dei casi con problemi legati all’alcol (l’assunzione dell’alcol non è necessariamente dovuta a problemi psichici);
2) gravi disagi per gli utenti e le famiglie nel rivolgersi al Servizio sanitario nazionale, anche per la paura di discriminazione ed emarginazione;
– le famiglie interessate, inoltre, rivendicano il diritto di scelta, che viene tutelato e garantito in altre regioni d’Italia, nell’essere preso in carico e seguito da un servizio per le dipendenze che, nei casi di problema psichiatrico, può agire in sinergia con un centro di salute mentale;
– i cittadini fruitori del servizio e la stessa ARCAT hanno manifestato forti perplessità rispetto ai contenuti dell’atto che la ASL stava adottando e all’osservanza delle disposizioni di legge in materia e alle loro richieste di chiarimento in merito non è seguito alcun riscontro da parte dell’Azienda sanitaria;
– hanno anche espresso la propria contrarietà rispetto alle modalità con cui tali disposizioni sono state prese; gli utenti, infatti, non sono stati né consultati, né coinvolti in sede di importanti scelte e decisioni che vanno ben oltre l’aspetto organizzativo e che potrebbero compromettere i risultati da loro raggiunti dopo un percorso lungo e faticoso e pregiudicarne il futuro;
preso atto che:
– con la soppressione dell’Unità operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo si toglierebbe l’unico punto di riferimento nella ASL n. 8 di Cagliari per tutte quelle persone che non presentano i presupposti patologici necessari per essere curati presso il centro psichiatrico;
– i livelli essenziali di assistenza (LEA) vigenti, e nello specifico i sottolivelli di assistenza, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001 (Attività sanitaria e socio-sanitaria a favore di soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti o psicotrope e da alcol), indicano i servizi territoriali per le dipendenze come i servizi preposti ai quali devono rivolgersi le persone affette da dipendenza da alcol;
– inoltre, come indicato nel comunicato n. 274 del 30 dicembre 2012 del Ministero della salute, anche le persone affette da ludopatia (gioco d’azzardo patologico), ai sensi dell’articolo 5 della legge n. 158 del 2012, sono incluse tra coloro cui sono rivolti i servizi territoriali per le dipendenze (SERT, centri diurni, ecc.) già attivi nelle ASL;
– per gli alcolisti con la doppia diagnosi, inoltre, le linee d’indirizzo per la tutela della salute mentale in Sardegna per gli anni 2012-2014 al capitolo 6 – Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici alcolcorrelati – indicano che il centro eroga trattamenti appropriati e ad alta intensità assistenziale attraverso anche la definizione di progetti innovativi integrati attraverso protocolli di intesa tra le diverse unità operative del Dipartimento di salute mentale e dipendenze,
chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) in base a quali leggi in vigore non venga applicata la normativa sui livelli essenziali di assistenza vigenti, che indica i servizi territoriali per le dipendenze come i servizi preposti ai quali devono rivolgersi le persone affette da dipendenza da alcol e, come indicato nel comunicato n. 274 del 30 dicembre 2012 del Ministero della salute, anche le persone affette da ludopatia (gioco d’azzardo patologico), ai sensi dell’articolo 5 della legge n. 158 del 2012;
2) in che modo si tradurrebbe operativamente la razionalizzazione dell’attività di assistenza e contenimento dei costi (si precisa che l’attuale organizzazione dell’Unità operativa per le dipendenze da alcol tabacco e gioco d’azzardo afferente al Dipartimento per le dipendenze opera come équipe trasversale ai diversi SerD senza costi aggiuntivi e coordinata dal Direttore del SerD di via dei Valenzani ed ha in carico secondo l’ultima relazione di bilancio della ASL n. 8 relativa all’anno 2011, 732 pazienti fra alcolisti, tabagisti e giocatori d’azzardo patologico);
3) in base a quali disposizioni in linea con la deliberazione della Giunta regionale n. 33/19 del 31 luglio 2012 “Linee di indirizzo per la tutela della salute mentale”, la delibera n. 1777 del 21 dicembre 2012 e la proposta del nuovo atto aziendale prevedano il trasferimento di tutte le competenze e le risorse dell’unità operativa semplice dipartimentale per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo afferente al Dipartimento per le dipendenze all’Unità complessa dipartimentale per i problemi psichiatrici alcol correlati afferente al Dipartimento di salute mentale (visto soprattutto che le suddette linee guida indicano che il Centro per i disturbi psichiatrici alcol correlati eroga trattamenti appropriati e ad alta intensità assistenziale solo per gli alcolisti con la doppia diagnosi e la proposta operativa consiste nella definizione di progetti innovativi integrati attraverso protocolli di intesa tra le diverse unità operative del Dipartimento di salute mentale e dipendenze prevedendo anche rapporti di consulenza specialistica su richiesta del servizio con titolarità del caso clinico e formazione di “Equipes funzionali” costituite da operatori del centro e delle unità operative del Dipartimento di salute mentale);
4) perché nella proposta di atto aziendale, l’Unità operativa complessa dipartimentale “Centro per i disturbi psichiatrici alcol correlati” viene trasformata in Unità operativa complessa dipartimentale “Centro per i disturbi psichiatrici correlati all’uso di alcol, tabacco e gioco d’azzardo” discostandosi dalle linee di indirizzo per la tutela della salute mentale alle quali gli atti fanno riferimento;
5) quali siano le motivazioni per cui non sia stato ritenuto opportuno e doveroso consultare e coinvolgere l’ARCAT e le altre associazioni che rappresentano i cittadini fruitori dei servizi erogati dalla ASL nell’ambito delle dipendenze da alcol, tabacco e gioco d’azzardo in quanto diretti interessati delle conseguenze che le nuove disposizioni avranno sul piano sociale, umano, sanitario e organizzativo;
6) quali eventuali opzioni abbiano predisposto per accogliere tutti quegli utenti con un problema di dipendenza da alcol tabacco e gioco d’azzardo refrattari ad essere presi in carico da un servizio psichiatrico e per coloro che pur essendo dipendenti da alcol, tabacco e gioco d’azzardo non presentano disturbi psichici;
7) che tipo di continuità sia garantito agli utenti che hanno iniziato un percorso di riabilitazione che segue l’approccio ecologico sociale rispetto al sistema medicalizzato dei centri psichiatrici.
Cagliari, 12 marzo 2013
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