Presidente scidadindi, sta scadendo l’ora del processo di Perugia
Invia subito un appello al Presidente Cappellacci
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Invia subito un messaggio di sollecitazione al Presidente Cappellacci per invitarlo a costituirsi parte civile per difendere i diritti dei sardi contro la razzia della “cricca” alla Maddalena. Non accetteremo mai più che i danni per i suoi ritardi, come quello della mancata costituzione di parte civile, per il caso Poligono di Quirra, ricadano ancora una volta sui sardi.
Il 25 settembre al Tribunale di Perugia si svolgerà il processo contro la “cricca dei 18” (Bertolaso, Balducci, Anemone….) inquisita per associazione a delinquere, abuso d’ufficio, corruzione, favoreggiamento della prostituzione etc. in occasione degli imponenti lavori pubblici accaparrati in tutt’Italia e per i c.d. Grandi Eventi, tra cui rientra anche lo scandalo della gestione dei lavori del G8 alla Maddalena e la ricostruzione a L’Aquila.
Una gestione dei lavori ai danni della Sardegna, della sua economia e della sua immagine, con bonifiche mai eseguite e appropriazione di ingenti finanziamenti pubblici, fra cui i 100 milioni di Fondi FAS, di noi sardi, che l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con una delibera di poche righe, imponeva che pure quei fondi andassero nelle tasche della cricca.
Tutto è rigorosamente documentato, grazie al TAR Lazio che accettando la mia richiesta di accesso agli atti, ha annullato il segreto di Stato e condannato la Protezione Civile con il dott. Bertolaso, alla consegna di tutta la documentazione da me richiesta.
Visto che al precedente processo di Perugia del 23 Aprile 2012, mentre tutte le regioni d’Italia, come parti lese, erano presenti per costituirsi parte civile, l’unica grande assente era la Sardegna. Tutto ciò nonostante le mie sollecitazioni al Presidente Cappellacci.
Visto che il processo è stato rinviato al 25 settembre, si ripresenta l’opportunità per il Presidente Cappellacci, di costituirsi parte civile per difendere i diritti del nostro Popolo e perché la “cricca di banditi” restituisca ai sardi il mal tolto a partire dai 100 milioni di €.
Con spirito di profonda collaborazione, è stata mia premura, mettere a disposizione del Presidente Cappellacci, tutta la documentazione in mio possesso, nonché l’esperienza dei miei avvocati (Luigi Azzena e Renato Margelli).
Sollecita e divulga l’appello, in difesa non solo della Sardegna in ginocchio, ma perché nessuno, mai più, leda la nostra dignità.
Claudia Zuncheddu – SardignaLibera
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