Ben vengano i 17 milioni per la Maddalena… Troppo silenzio sui 100 milioni di Fondi FAS sottratti alle casse sarde!
Il Presidente Cappellacci in missione alla Maddalena… elargisce sorrisi e speranze garantendo 17 milioni di euro. Non una parola di impegno per far rientrare nelle casse sarde almeno i 100 milioni di euro (Fondi FAS per la Sardegna) sottratti dagli uomini del G8, su cui pendono pesanti imputazioni: dal favoreggiamento della prostituzione all’associazione a delinquere, alla corruzione. Il Presidente si affretti a costituirsi parte civile all’imminente processo di Perugia contro la c.d. “cricca” per difendere gli interessi dell’Isola della Maddalena e dei sardi. Mai succeda che arrivi tardi come nel “caso Quirra”.
Nei giorni scorsi sono stati firmati i protocolli d’intesa fra il comune della Maddalena e la RAS per il rilancio dell’isola fortemente indebolita dalla gestione dei lavori del G8. Il Presidente Cappellacci garantisce risorse per 17 milioni di Euro, di cui 15 milioni del Ministero per lo Sviluppo Economico e 2 milioni della RAS.
Questi fondi pubblici che ben vengano se utilizzati con oculatezza per creare benessere e lavoro per le nostre collettività, a maggior ragione per la Maddalena che faticosamente sta riconvertendo la propria economia da militare a turistico-civile.
Purtroppo le vicissitudini che hanno coinvolto l’isola nel corso dei preparativi per il G8 del 2009, con lavori mai ultimati, anzi, che hanno contribuito a creare ulteriore inquinamento ambientale, sperpero di risorse pubbliche e un forte indebitamento delle imprese e delle famiglie maddalenine, a tutt’oggi non sono giunte a buon fine.
Sarebbe doveroso che la RAS, a cui sono stati sottratti dagli “uomini del G8”, la c.d. “cricca”, 100 milioni di soli fondi FAS (per lavori mai eseguiti) si costituisse parte civile al processo che si terrà al Tribunale di Perugia a settembre, grazie al rinvio del processo di Aprile, quando tutte le regioni italiane lese dalla “cricca” per la gestione dei lavori inerenti grandi opere pubbliche, oltre a quelli dei “Grandi Eventi”, tra cui il G8 della Maddalena, erano presenti. Al Processo di Perugia l’unica grande assente era la Sardegna, nessuno infatti si è presentato, costituendosi parte civile, per difendere gli interessi dei sardi e per far si che questi milioni, una volta risarciti, venissero restituiti ai sardi e spesi una volta per tutte per le opere pubbliche a cui erano destinati in origine.
Non vorremo che accadesse come per il “caso Quirra” per cui la costituzione di parte civile da parte della RAS non è stata accettata in quanto tardiva.
Il presidente Cappellacci, in veste di presidente dei sardi, deve impegnarsi affinché anche i 100 milioni sottratti ai sardi dalla “cricca del G8” ritornino nelle casse sarde. E’ indispensabile che la RAS si costituisca parte civile al processo previsto a Perugia per l’imminente mese di settembre. Questo sì che sarebbe un merito reale oltre che un dovere per il presidente Cappellacci.
Claudia Zuncheddu
SardignaLibera
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