A proposito della riduzione dei Consiglieri Regionali da 80 a 60…
Comunicato stampa
In Commissione Autonomia è passata all’unanimità la riduzione del numero dei consiglieri della RAS da 80 a 60, con l’inevitabile modifica dello Statuto Speciale di Autonomia.
Ribadisco che la riduzione numerica dei consiglieri regionali, contro cui mi sono battuta in solitudine, è un deliberato e freddo attacco alla democrazia e al diritto per tutte le minoranze (che sono peculiarità della storia politica della Sardegna) ad essere rappresentate nel Parlamento dei sardi.
La classe politica sarda, adeguandosi a ciò che sta avvenendo in Italia, punta ad un sistema oligarchico, ispirato al bipolarismo, con l’esclusione violenta delle formazioni politiche minoritarie e identitarie.
Questo taglio alla democrazia, esclude ancora di più la rappresentanza femminile già fortemente penalizzata nelle assemblee elettive gestite dal sistema dei “partiti padre-padrone”.
Ancora una volta, i “pifferai magici” vogliono imporre questo taglio della democrazia contrabbandandolo con una effimera riduzione dei costi della politica. Nonostante i tagli effettuati in questa consiliatura, per la prima volta nella storia della RAS e in gran parte prima dei referendum, non si vuole deliberatamente metter mano ai veri tagli dei costi della politica che sono legati principalmente alla gestione nelle Agenzie ed Enti regionali, alle consulenze, agli assessorati e al costo elefantiaco e spesso clientelare della stessa RAS.
Con questo provvedimento la Sardegna si adegua al “vento italiano” con la costruzione di una “democrazia oligarchica e autoritaria” che esclude ancora di più la partecipazione popolare alla gestione e al controllo delle istituzioni pubbliche.
Claudia Zuncheddu
Consigliera Regionale SardignaLibera
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