Per il bicentenario dei Martiri di Palabanda
Per il bicentenario dei martiri di Palabanda
“S’Annu Doxi”, per i Cagliaritani più anziani è sinonimo di carestia, “su famini de s’annu doxi” del 1812 appunto. Ma fu anche un anno di “fame di libertà” che ispirò il tentativo di ripetere la sollevazione popolare riuscita diciotto anni prima, il 28 aprile del 1794.
Le scarne notizie storiche ci dicono che molti dei protagonisti furono attori in entrambi gli episodi, ma quello del ’12 fallì sul nascere ed è tuttora avvolto da un alone di mistero creato ad arte dalla storiografia ufficiale filo-savoia, tesa a sminuire e a cancellare la portata di quei fatti noti come la “Congiura di Palabanda”.
L’unico segno alla memoria che troviamo in città è una lapide collocata all’interno dell’orto botanico a cura del Rotary di Cagliari nel 1992; veramente poco in due secoli in “ONORE E MEMORIA ETERNA A QUESTI CITTADINI CHE HANNO SACRIFICATO LA LORO VITA PER DIFENDERE LA DIGNITA’ DEI SARDI”(testuale in calce alla lapide del Rotary).
Per rimediare al debito di riconoscenza verso quei martiri della Nazione Sarda va costituendosi un comitato per la celebrazione del bicentenario dei fatti di Palabanda che cade, appunto, nel 2012.
La formalizzazione del Comitato avverrà il 30 Ottobre all’Orto botanico alle ore 10:00: era un impegno assunto un anno fa da un gruppo di cittadini che si trovarono in quella data dinnanzi la lapide per commemorare quei patrioti sardi che si batterono “PER UNA MIGLIORE GIUSTIZIA E PER RIGUADAGNARE DIRITTI PERDUTI” (sempre testuale della lapide del Rotary).
Un anno fa portammo dinnanzi la lapide un mazzo di essenze botaniche sarde offrendo a quegli eroi gli odori e i profumi della terra sarda per cui si erano battuti Salvatore Cadeddu, Raimondo Sotgia, Giovanni Putzolu, Gaetano Cadeddu, Giuseppe Zedda, Francesco Garau, Ignazio Fanni, Giovanni Cadeddu, Antonio Massa, Giacomo Floris, Pasquale Fanni e tanti altri; dalle nostre mani poche copie dei libri di Enrico Marcialis e di Maria Pes, dalle cui pagine traspare un forte senso di gratitudine verso quei martiri, insieme alla piena consapevolezza dell’inadeguatezza diffusa della memoria storica di quei fatti.
Il “Comitato Pro Palabanda” intende concretizzare l’impegno di realizzare un Convegno storico e il progetto di un lavoro teatrale, forte dell’entusiastica adesione di storici quali Vittoria Delpiano, Giangiacomo Ortu, Federico Francioni, Francesco Casula e di autori teatrali quali Piero Marcialis, Paola Alcioni, Riccardo Laria.
Il Comitato è aperto alle adesioni di quanti, storici, artisti, cittadini, con proposte e suggerimenti intendano collaborare alla più degna celebrazione del bicentenario. Fare piena luce su quell’episodio è di fondamentale importanza per meglio comprendere le vicende storiche che seguirono: infatti l’insuccesso della rivolta popolare e la brutale repressione che ne seguì, chiudeva il “ventennio rivoluzionario sardo” avviato il 28 aprile 1794.
La restaurazione che da lì a breve sarebbe calata in tutta Europa finì per scoraggiare ulteriori tentativi di mutare il corso della storia della nazione sarda fino a portare la parte più moderata delle classi dirigenti sarde a rinunciare alla soggettività statuale del Regno di Sardegna chiedendo la “fusione perfetta con gli stati di terra ferma” il 29 Novembre 1847.
Vicende dunque tutte da reinterpretare, utili per meglio capire la storia sarda degli ultimi 150 anni.
E’auspicabile che le Istituzioni, Comune di Cagliari e Regione della Sardegna in primis, favoriscano la buona riuscita delle iniziative del Bicentenario, magari pubblicando gli atti del Convegno in progetto, realizzando un monumento, dedicando una piazza, una via, ai martiri di Palabanda.
Il Comitato ringrazia la direzione dell’orto Botanico per aver concesso anche quest’anno l’autorizzazione a realizzare la cerimonia commemorativa dei morti di Palabanda proprio nel luogo in cui si svolsero i preparativi della Rivolta, gli Orti di Palabanda che la Corona requisì alla famiglia Cadeddu, tra le più colpite dalla mano della repressione dei sovrani savoiardi.
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