CHI VUOLE DIVIDERE I SARDI
In occasione della visita del presidente Napolitano in Sardegna
In occasione della visita del Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, programmata per oggi a Cagliari, è previsto fra l’altro, l’incontro con le rappresentanze dei lavoratori delle fabbriche in crisi (Alcoa, Vinyls, Euroallumina ) e con i lavoratori dell’Ente Lirico.
Il MPS (Movimento dei Pastori Sardi) e delle Partite IVA, nelle manifestazioni avvenute nelle settimane scorse, hanno denunciato pesantemente lo stato di crisi in cui versano queste categorie, considerate come l’ossatura del sistema economico sardo, chiedendo di poter, anche loro, incontrare il presidente Napolitano.
Alla loro richiesta è seguito, da parte dei funzionari dell’organizzazione, il diniego netto all’incontro, con la giustificazione di “ragioni di protocollo”.
Il Popolo sardo è da sempre ospitale, a maggior ragione con chi esprime, come il Presidente Napolitano, la volontà di volerci dare una mano per uscire dalla crisi economica e salvare l’economia, le imprese, le famiglie e la stabilità sociale della Sardegna.
Non riusciamo a capire i motivi per cui è stato negato questo incontro con una parte della società sarda e delle economie tradizionali profondamente in crisi. Ci auguriamo che queste “motivazioni pretestuose” vengano rimosse e il nostro mondo agro-pastorale e delle Partite Iva, possano incontrare il Presidente Napolitano.
Questa discriminazione, se dovesse persistere, ha un unico significato: dividere la società sarda e contrapporre gli operai dell’industria ai lavoratori del mondo agro-pastorale, del commercio e delle professioni, che in queste settimane si sono uniti, prendendo atto che il “nemico” è la crisi economica gestita dalle multinazionali e dalla Finanza mondiale, e che la Regione Autonoma della Sardegna si deve schierare con forza e autorevolezza al loro fianco, per salvaguardare innanzitutto la nostra economia, il nostro territorio, la nostra coesione sociale.
Claudia Zuncheddu
Consigliere regionale Gruppo Misto – Indipendentistas
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