Inquietante atmosfera al Consiglio Comunale
La seduta convocata per le 18.00 del 21 Novembre 2007è stata sospesa per una riunione di capi gruppo.
Non è la prima volta che la “sacralità” del Consiglio come luogo di importanti decisioni per la città e i suoi abitanti, sia violata dal malcostume dovuto al totale dispregio e inosservanza delle regole all’interno delle istituzioni.
Non è la prima volta che la seduta consiliare sia “disturbata e interrotta” da improvvise riunioni di capi gruppo. E’ impensabile che il Consiglio comunale della prima città della Sardegna riservi scenari sconcertati che vanno dallo stravolgimento continuo dei programmi previsti all’ordine del giorno alla violenza verbale che sconfina nel personale che ha ben poco hanno di politico.
I cittadini meritano ben altro.
Le istituzioni democratiche esigono prima di tutto il rispetto dagli eletti.
La latitanza di questa Giunta di Centro Destra è responsabile della paralisi dell’attività amministrativa della nostra città e del grave disorientamento politico e confusione all’interno del Consiglio stesso.
Dopo circa 50 minuti la riunione di capi-gruppo si è conclusa proponendo in aula nuovi oggetti di discussione. Tutto all’insegna dell’improvvisazione.
Urla e insulti hanno colmato il vuoto politico dell’aula consiliare. Da qui il mio invito al ripristino urgente delle regole. Inoltre alla luce della “scarsa” produttività della seduta, ho chiesto se per i 40 consiglieri, per gli assessori presenti e per tutto il personale comunale che assiste allo svolgimento della riunione, i cittadini cagliaritani dovessero corrispondere il gettone di presenza per questa seduta. NESSUNO MI HA DATO RISPOSTA.
Per protesta numerosi consiglieri, me compresa, hanno abbandonato l’aula decretando la chiusura della seduta per mancanza del numero legale.
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