SLA: “Emergenza Sanitaria” nel Medio Campidano
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
Mozione Zuncheddu, Uras, Salis A., Sechi, Cugusi, Cocco D. Mariani sulla gravissima incidenza della SLA (Sindrome Laterale Amiotrofica) fra la popolazione del Medio Campidano
Preso atto che:
– La SLA (Sclerosi – Laterale – Amiotrofica) è una malattia neurodegenerativa, di origine multifattoriale, che colpisce i motoneuroni centrali e periferici e che causa un degrado delle cellule nervose motorie;
– la SLA colpisce 1–3 casi ogni 100.00 individui all’anno: la massima diffusione di questa patologia in Sardegna è stata registrata prevalentemente nel Medio Campidano, ove è stata stimata un’incidenza che va oltre il triplo della media Italiana;
Valutato che:
– autorevoli studi sulla causa della SLA, portato avanti da esperti ricercatori (tra questi il prof. Vinceti del Dipartimento Di Scienze di Sanità di Reggio Emilia e Modena e il Dott. Boghero e Chiò del centro Sla di Torino) hanno messo in evidenza un aspetto fondamentale finora troppo trascurato e cioè che gli aspetti genetici non siano sufficienti a spiegare l’insorgere di questa patologia, che, invece, potrebbe essere causata da alcuni fattori ambientali;
– fra questi ultimi sono stati considerati l’ esposizione agli agenti tossici o contagiosi, l’utilizzo di diserbanti utilizzati per concimare la terra etc. L’aspetto però più incisivo di tali ricerche è quello che interessa la correlazione dell’insorgere della SLA con la presenza di alcuni metalli come il cadmio, il mercurio, il piombo e l’alluminio;
Considerato ce:
– a questo proposito i cittadini ammalati di SLA residenti nel Medio Campidano sono impegnati da tempo, supportati dalle proprie famiglie, in una dura lotta per avviare nel loro territorio in cui risiedono ed operano, indagini approfondite per capire se queste correlazioni esistano realmente, vista l’incidenza straordinaria della patologia in quest’area della Sardegna;
– la Dott.ssa Palomba, medico di base autorizzato alla somministrazione di chelanti, in collaborazione con gli ammalati e le famiglie di questi, ha provveduto a far analizzare campioni di urine delle persone colpite dalla patologia in un laboratorio dell’Illinois, ottenendo dei risultati che dimostrano l’eccezionalità della incidenza della SLA fra la popolazione del Medio Campidano;
– Da tali analisi, infatti, è stata riscontrata la presenza di diversi metalli pesanti (per esempio bario, stagno, alluminio, cadmio e altri) presenti sia prima che dopo la stimolazione con chelante, constatazione grave in quanto tale sostanza aiuta ad eliminare i depositi di metalli;
Preso atto che:
– dalla documentazione ufficiale, risulta che il bario supera di gran lunga i valori tollerabili: prima della stimolazione infatti il valore è di 350 (il valore massimo è 7), dopo la stimolazione i valori salgono fino a raggiungere i 3440; lo stagno (valore massimo consentito meno di 9) passa da 750 a 2440, quantità che sono state riscontrate anche per alluminio e cadmio; sono state riscontrate inoltre addirittura tracce di Uranio;
Considerato che:
– da quanto dichiarato dalla dott.ssa Palomba e da quanto si apprende dalla stampa recente e dalle testimonianze delle persone direttamente interessate, l’eccezionalità di tali risultati non è la presenza dei singoli metalli presenti nell’organismo, ma la presenza di tutti questi contemporaneamente, che aumentano l’indice di tossicità complessivo, superando le soglie minime ritenute tollerabili dal nostro organismo;
Preso atto che
– già nell’Ottobre del 2009, l’Assessore Regionale della Sanità aveva istituito la commissione regionale SLA, che avrebbe dovuto occuparsi di definire i protocolli degli assistiti, di realizzare un registro regionale della patologia, di fornire sistemi di comunicazione e presidi appropriati alla gravità dei disturbi degli assistiti, definire gli indirizzi applicativi delle norme vigenti per il riconoscimento dello stato per il riconoscimento dello stato di invalidità e Handicap, creare una rete di tutela dei pazienti e delle famiglie definire programmi di supporto alle famiglie e fornire consulenza sulle tematiche etiche e bioetiche;
Si impegna il Presidente della Regione, L’Assessore alla Sanità e L’ Assessore all’Ambiente
1) a fornire tutta la documentazione in loro possesso relativa alla diffusione della SLA su tutto il territorio sardo, con particolare riferimento a quello del Medio Campidano;
- 2) a predisporre, in sinergia con specialisti del settore e il coinvolgimento delle persone colpite dalla patologia, uno studio specifico sul problema della SLA in Sardegna, con particolare riferimento al territorio del Medio Campidano, mirato a individuare e spiegare l’insorgere di questa patologia in relazione a:
- fattori ambientali;
- la correlazione dell’insorgere della SLA con la presenza di alcuni metalli come il cadmio, il mercurio, il piombo e l’alluminio;
- la gravissima presenza di uranio riscontrata nei campioni di urine fatte esaminare;
3) intraprendere tutte quelle misure atte a definire:
1. la casistica;
2. l’incidenza in crescendo tra le nostre giovani generazioni;
3. i sistemi terapeutici al fine di evitare che si possa verificare il rischio di una vera e propria “emergenza sanitaria” nell’area interessata ed in tutto il territorio sardo;
4) a rendere noti tutti i risultati riscontrati dal 2009 ad oggi dalla commissione sanitaria regionale istituita a tal proposito dall’Assessore Regionale alla Sanità;
5) a rendere noto in quale misura tale commissione abbia vigilato in questi due anni di attività sulla diffusione della patologia in Sardegna ed in particolare a fornire tutti i dati finora acquisiti circa:
1.la definizione dei protocolli degli assistiti;
2.la realizzazione di un registro regionale della patologia;
- 3. i sistemi di comunicazione e presidi appropriati alla gravità dei disturbi degli assistiti;
- 4. la definizione degli indirizzi applicativi delle norme vigenti per il riconoscimento dello stato per il riconoscimento dello stato di invalidità e Handicap;
- 5. la creazione di una rete di tutela dei pazienti e delle famiglie;
- 6. la definizione di programmi di supporto alle famiglie;
- 7. la fornitura di consulenza sulle tematiche etiche e bioetiche;
7) a rendere note tutte le iniziative portate avanti in questi anni sul problema della gravissima incidenza della patologia nelle popolazioni del Medio Campidano.
Cagliari, 02/12/2011
Claudia Zuncheddu
Luciano Uras
Adriano Salis
Carlo Sechi
Giorgio Cugusi
Daniele Cocco
Giannetto Mariani
Commenti