Da “Fascio-Mori” a “servi abbronzati”
Oggi Silvio Berlusconi nel corso dell’ultima visita elettorale nella “colonia di Sardegna”, incontrando i suoi proconsoli “barones”, ha ricevuto a Nuraghe Losa, da parte di alcuni “servi locali: tzeraccus” la gloriosa bandiera dei quattro mori del Partito Sardo d’Azione.
La Bandiera che durante la guerra civile spagnola i sardisti guidati da Dino Giacobbe sventolavano su una batteria di cannoni mentre combattevano per la difesa della legittima repubblica votata dal popolo da un golpe internazionale nazi-fascista promosso da Francisco Franco.
La bandiera dei quattro mori che fu di Emilio Lussu: eroe sardo, riconosciuto a livello internazionale come combattente antifascista per la libertà, è stata il simbolo della riscossa di una generazione di sardi che ha dato il sangue e la vita per l’affrancamento del proprio popolo durante la prima guerra mondiale, dando poi origine al Psd’Az.
Con questo atto i discendenti dei “fascio-mori” (sardisti che rinnegando la loro origine andarono con Mussolini abbracciando il fascismo), ora dirigenti storicamente illegittimi del Partito Sardo d’Azione, consegnano in segno di sudditanza a Berlusconi: espressione della più feroce destra italiana e globale, un glorioso pezzo della storia della Sardegna.
E’ così che “is tzeraccus”, come li vuole “su meri”, da “fascio-mori” diventano “abbronzati”.
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