L’affare inceneritore di Tossilo e l’inganno del revamping
Al coordinamento “Non bruciamoci il futuro” e a tutta l’assemblea.Essendo impossibilitata a prendere parte all’assemblea in corso a Macomer, ritengo che sicuramente condividerò ogni vostra elaborazione sul tema riguardante ”l’affare inceneritore di Tossilo e l’inganno del revamping”. Un’operazione che aumenterà i costi già pesantissimi per la salute del nostro ambiente e delle nostre popolazioni, sempre più sottoposte ad un aumento esponenziale di patologie tumorali, con tutti i risvolti sociali, umani ed economici che ne derivano.L’”Affare dell’inceneritore di Tossilo con l’inganno del revamping”, non risolverà il problema dello smaltimento dei rifiuti, ma sarà solo un business per i costruttori e un bacino di benefit elettorali per una classe politica inadeguata che inganna e ricatta i cittadini costruendo fortune elettorali ed economiche per se stessi, con l’alibi dell’occupazione e del deserto economico legato alla deindustrializzazione da loro stessi in precedenza voluta con i soldi dei Piani di Rinascita.Queste logiche clientelari, sacrificano la possibilità della creazione di un lavoro reale legato alle vocazioni storico-ambientali del territorio e alle economie agro-pastorali già esistenti e mai sostenute in modo adeguato dalle istituzioni preposte e dalle banche. Attività tradizionali che ancora oggi, benché travolte dalla crisi e tartassate da Equitalia, rappresentano l’asse portante della nostra economia. A questi drammi incalcolabili si aggiungono i costi in termini finanziari del revamping e ”dell’affare-inceneritore di Tossilo”, uno spreco di risorse economiche che ricadrà sulle popolazioni residenti. Tossilo, non è purtroppo un caso a se, ma va considerato nel contesto di un ampio progetto di devastazione di tutta la nostra Terra. Come ribadito in altre occasioni, il processo di desertificazione forzata della Sardegna, è in atto già da tempo ed è funzionale a interessi dello Stato italiano (vidi la militarizzazione) e delle Multinazionali della globalizzazione. Lo stesso inganno della “Chimica verde” e del “progetto Galsi” mirano a fare della Sardegna una grande discarica incontrollata e un incalcolabile centro di affari.Lo stravolgimento del futuro del Popolo sardo, sarà inevitabilmente determinato da questi eventi, spacciati ancora una volta per “modernizzazione e prospettive di occupazione”. La capacità di reazione e di opposizione delle popolazioni sarde sarà determinante per la difesa del nostro diritto alla salute, ad un ambiente pulito e alla costruzione di reale occupazione in armonia con la vocazione ambientale e il rafforzamento delle economie tradizionali esistenti.Su questi temi, ribadisco la mia totale disponibilità sia all’interno delle istituzioni che nei territori.Vi auguro buon lavoro. SalutiClaudia Zuncheddu
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