Mozione Zuncheddu sulle Carceri Speciali – firmata da tutte le forze d’opposizione
Sulle carceri speciali, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.Consiglio Regionale del 23/09/09
PREMESSO che:il piano di riorganizzazione delle carceri presentato dal Ministro Alfano avalla il progetto di portare in Sardegna, per scontare la pena, la più pericolosa criminalità mafiosa internazionale soggiornante nelle carceri italiane;tale piano, partendo dalla necessità di riorganizzare le carceri nel nostro territorio, e in particolar modo a Cagliari e a Sassari, propone di creare bracci speciali per un totale di circa 400 posti da riservare a detenuti in regime di 41 bis (carcere duro);
i detenuti da “carcere speciale” in Italia sono circa 600 e tutti esponenti della criminalità mafiosa: dalla n’drangheta alla camorra, tutte realtà legate alla delinquenza internazionale che con i suoi traffici (dalla droga, alla prostituzione, ai rifiuti) ha inquinato il tessuto economico e sociale di diverse parti del mondo, compreso quello italiano;
PRESO ATTO che già la magistratura si è occupata, nel nord-est della Sardegna, di infiltrazioni mafiose e camorriste riguardo alla speculazione edilizia e che si fanno sempre più frequenti le dichiarazioni della stampa internazionale in cui si denuncia la presenza di interessi della mafia russa sulle nostre coste sarde;SOTTOLINEATO che tale provvedimento apporterebbe al popolo sardo e a tutta la Sardegna notevoli svantaggi: l’arrivo nel territorio isolano di esponenti di spicco della criminalità organizzata e delle famiglie implicate nella malavita creerebbero, infatti, instabilità sociale, insicurezza per la civile convivenza e inquinamento dei tessuti economici, già fortemente mortificati dalla grave crisi,
impegniamo il Presidente della Regione e gli Assessori competenti affinché:1) si garantisca la tutela dei detenuti sardi da infiltrazioni derivanti dalla convivenza in carcere con elementi della criminalità organizzata appartenenti alla più agguerrita delinquenza italiana e internazionale;
2) si dia l’opportunità a quei sardi che scontano pene in carceri lontane dalla Sardegna e che ne facciano richiesta, di essere trasferiti in sedi di detenzione isolane dove sia garantito un percorso di reale rieducazione e reinserimento nel tessuto sociale di appartenenza; tale opportunità è tesa ad alleviare la sofferenza e i disagi delle famiglie, derivanti dalle distanze, dai costi e dall’inadeguatezza dei trasporti;3) si facciano carico della situazione di grave allarme per lo stato di degrado in cui versano le carceri sarde, situazione costantemente denunciata da associazioni di cittadini, da operatori del settore, da artisti, da rappresentanti di enti locali e trovino soluzioni affinché le carceri sarde siano luoghi di reale rieducazione, riflessione e reinserimento degni di un paese civile; dando questo segno di civiltà eviteremo l’ennesimo e drammatico sopruso nei confronti di quei sardi detenuti e delle loro famiglie.Tracce del mio intervento:La novità sulla drammatica situazione delle carceri in Sardegna è che mentre i detenuti aumentano, gli agenti già numericamente insufficienti, diminuiscono a causa delle assenze comprensibili per malattie da stress.Intanto il ministro Alfano continua a non dare risposte in merito all’”emergenza carceri” in Sardegna. Emergenza legata in grande misura all’applicazione della Legge “Bossi-Fini” sulla clandestinità e sul “reato di immigrazione”.Ci troviamo di fronte ad uno “Stato Carcerario” e non allo “Stato Sociale”tanto sbandierato. Che lo Stato sia totalmente assente nel sociale e che ha pesanti responsabilità sulle devianze, purtroppo lo attestano le cronache sul sovraffollamento carcerario e la sofferenza dei detenuti e delle famiglie.Le politiche berlusconiane di questi ultimi 15 anni, ormai hanno portato ad una mutazione antropologica: l’”uomo” non conta più nulla perché al centro di tutto ci sono gli “affari e le merci”. La condizione carceraria drammaticamente ne è un effetto sociale.La Regione Sardegna deve farsi portavoce e far pressioni sul Ministero di Grazia e Giustizia per trovare soluzioni al problema carcerario nell’isola, trovando soluzioni degne di una società civile. Il governo italiano di CD pensa alle carceri speciali in Sardegna come luogo di detenzione della peggiore delinquenza internazionale e mafiosa, facendo così della nostra terra una pattumiera per i “peggiori prodotti” di questa società ammalata. Poligoni militari, Industria inquinante ed estranea al nostro sviluppo, centrali nucleari, stoccaggio di scorie radioattive, carceri speciali sono i doni a noi riservati da questo governo. La presenza della criminalità internazionale nel nostro territorio comporterà purtroppo una trasformazione criminale del nostro sistema sociale ed economico minandone le fondamenta. Il popolo sardo sempre più colpito dalle malattie da inquinamento ambientale, dalla povertà e dalla disoccupazione potrebbe con probabilità non reagire con forza a questa nuova colonizzazione mafiosa. La nostra economia potrebbe ulteriormente diventare a “rischio mafia”.Ma ringrazio il consigliere Ladu del PdL, che concordando sulla mozione, in veste di presidente della “Commissione diritti civili” ha riferito in aula del dibattito in corso su questi temi. Ma un ringraziamento speciale va all’assessore alla Sanità Liori, per averci assolutamente tranquillizzato… – “non ci saranno carceri speciali in Sardegna!!! Lo Stato non può prendere decisioni senza informarci!!!!” – Ma guarda caso, nonostante in aula abbiano prevalso le posizioni favorevoli alla mozione, di fronte al voto come assunzione di responsabilità, il CD insorge. “Devo capire le dinamiche che vi hanno portato a cambiare idea. Queste banali contrapposizioni di parte sono un segnale molto pericoloso visto che stiamo decidendo della qualità della vita della nostra gente. Questo modo di concepire la politica è fallimentare. Continuate a fare i “salti di pollo” convinti di “volare come aquile”. Ma mentre la gente chiede inutilmente al sistema politico di andare oltre e di fare i “voli d’aquila” per trovare soluzioni, la vostra politica continua a fallire. Gei seisi a frori!Dopo una mattinata movimentata, la mozione viene votata per puntiPer il 1° punto: 58 presenti 11 astenuti 26 a favore 27 controPer il 2° e 3° punto:62 presenti 12 astenuti 51 a favore 13 contro Con l’opposizione compatta votano a favore alcuni consiglieri del CD Il Psd’Az SI ASTIENE Claudia ZunchedduConsigliera regionale Rossomori
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