Comunicato Stampa 14/10/2009
L’istituzione della commissione oncologica regionale è senza dubbio un passo in avanti importante. Presieduta dall’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori e composta da 17 specialisti e un rappresentante delle associazioni dei pazienti, familiari e mondo del volontariato, avrà tra l’altro il compito di provvedere alla rete per l’assistenza oncologica.Peccato che, secondo le direttive ufficiali, tale commissione si occuperà dei “soli” casi di tumori del colon-retto, della mammella e della cervice uterina,come dichiarato dallo stesso Assessore Liori e secondo dati ufficiali prevalentemente riscontrati nelle aree urbane. Si escludono pertanto tutte quelle patologie tumorali che hanno fatto registrare una fortissima incidenza nelle aree più a rischio, come quelle presso i poli industriali, minerari e i poligoni militari, e le alterazioni geneticheriscontrate dallo studio del DNA a carico delle popolazioni infantili di Sarroch e Quirra e le conseguenze dell’inquinamento da piombo sui bambini del Sulcis-Iglesiente.
La commissione medica permanente di vigilanza proposta nella mozione presentata dal Gruppo Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori, prima firmataria Claudia Zuncheddu, dovrà invece monitorare in particolare tali aree a forte pressione ambientale e le relative patologie tumorali registrate da dati ufficiali.Claudia Zuncheddu
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