Ordine del giorno in Consiglio Comunale

Bella vittoria! La lotta per la difesa del Palazzo Aymerich, parte della memoria storica di Cagliari, ha dato i suoi buoni frutti con il riconoscimento del valore culturale del bene da parte del TAR. Ora bisogna liberarlo dal degrado e restituirgli la giusta dignità.  Per questa ragione si presenta l’”ordine del giorno” in oggetto al Sig. Sindaco dott. E. Floris e agli Assessori competenti.

Ordine del Giorno

Intervento di Recupero,  tutela e conservazione del Palazzo Aymerich sito nel Centro storico Castello di Cagliari

Visto che

– la sentenza del Tar del 19 febbraio 2010, n° 203, ha respinto il ricorso dellaDac s.r.l. contro il provvedimento di vincolo storico-culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) posto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici sui ruderi di Palazzo Aymerich, nel quartiere storico di Castello, a Cagliari;    

– nella succitata sentenza si certifica e si ribadisce che il Palazzo Aymerich sito in Castello, tra la Via Genovesi e la parallela Via La Marmora, non solo è da attribuirsi all’architetto  Cima, figura illustre dell’architettura cagliaritana, che contribuì nell’’800 allo sviluppo urbano della città, ma che le  fondazioni dell’edificio insistono sicuramente su un sito di epoca medievale, considerate invece dal legale che aveva presentato ricorso come “un cumulo di macerie prive di pregio”(rif. La Nuova Sardegna del 21/02/2010);

– Da qui l’accoglimento del Tar delle tesi sostenute dall’Avvocatura dello Stato per il valore culturale del Bene, che come tale deve essere sottoposto a vincolo di tutela; 

Considerato che

– già in passato diverse associazioni di tutela di beni architettonici e archeologici e di diversi cittadini cagliaritani si erano mobilitate per preservare e rendere il palazzo, in parte integro e in parte danneggiato dai bombardamenti del ’43, fruibile ai cittadini del quartiere di Castello e a tutta la cittadinanza

 – sul sito insiste un progetto presentato dalla “Dac srl” che prevedeva degli abbattimenti dell’esistente con la realizzazione di un residence su tre piani su Via la Marmora e cinque piani sulla Via Genovesi,  tali da stravolgere sia dal punto di vista architettonico che statico il palazzo interessato e una parte del quartiere confinante;

– ritenendo che il sito architettonico vada bonificato, preservato in tutte le sue componenti e riutilizzato a favore sia dei cittadini che dei proprietari, garantendo in tal modo sia la valenza pubblica che quella privata;

 Impegna il Sindaco

1)      Affinché si apra una discussione pubblica che veda la partecipazione di cittadini, residenti e non, di esperti certificati del settore nella preservazione e nella ristrutturazione dei Beni Architettonici, quindi l’Università, nonché degli stessi Uffici di competenza del Comune e della Regione;

2)      A promuovere con ciò un processo di urbanistica partecipata e condivisa, tesa a trovare soluzioni per restituire dignità architettonica-urbanistica al bene e a soddisfare le diverse esigenze delle parti, preservando  e restituendo alla cittadinanza la fruibilità di questo patrimonio architettonico: parte integrante della memoria storica e identitaria  della città di Cagliari. 

Cagliari, 24/02/2010

Claudia Zuncheddu

Consigliera comunale Rossomori

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