Da L’Unione Sarda del 09 Maggio 2010
“I DETENUTI SARDI SCONTINO LA LORO PENA NELL’ISOLA”
Un comitato ha raccolto tremila firme: “Si rispetti l’intesa Regione-governo”.
Tremila firme, una sola richiesta: i detenuti sardi che scontano la pena nelle carceri fuori dall’Isola rientrino in Sardegna. Tremila firme raccolte grazie a una petizione popolare organizzata dal Comitato per la territorialità della Pena, nato nel settembre 2009 a Sassari dopo la vicenda che ha visto coinvolto Bruno Bellomonte. Il Comitato chiede l’applicazione della legge 354 del 1975, che consente ai detenuti condannati o in attesa di giudizio, di scontare la pena negli istituti territorialmente vicini alle loro famiglie.
L’INIZIATIVA. Ieri il comitato ha simbolicamente recapitato le firme davanti al palazzo del Consiglio Regionale, Polemiche perché la Seconda commissione consiliare, quella sui diritti civili, non ha ancora voluto incontrare una delegazione del comitato. “Dopo l’arresto di Bruno Bellomonte”, ha detto Rosa Foddai, portavoce del comitato, “oggi in un carcere calabrese, abbiamo preso atto della situazione delle famiglie sarde che hanno un congiunto detenuto fuori dall’Isola e che comportano enormi disagi economici e psicologici. Non solo, perché ne va del diritto alla difesa per gli altissimi costi legali e di viaggio. Esiste una legge del 1975 che impone le territorialità della pena. In Sardegna è stata confermata da un protocollo d’intesa del 2006 tra Regione e ministero della Giustizia dove viene ribadito il principio che i detenuti possano scontare la loro pena vicino alle famiglie”.
LO SCENARIO. Oggi sono 225 i sardi in attesa di giudizio o che scontano la pena lontani dall’Isola. Le province di Sassari, Nuoro e Medio Campidano e i comuni di Alghero, Sennori, Sorso, Porto Torres, Bonorva, Banari, Codrongianus, Bitti, Orani, Atzara, Lula, Dorgali e Tula hanno approvato un ordine del giorno favorevole alla territorialità della pena. Claudia Zuncheddu, Consigliere Regionale dei Rossomori, ha sottolineato che “ci siamo battuti per la territorialità della pena e abbiamo presentato una mozione votata quasi all’unanimità dal Consiglio, ma nulla è cambiato. Anche una mia interpellanza al presidente Claudia Lombardo per chiedere se si fosse fatta portavoce presso il Ministro Alfano di quanto espresso dal Consiglio è caduta nel vuoto”.
Al sit in ha aderito anche il movimento A Manca pro s’Indipendentzia che, attraverso il suo portavoce Cristiano Sabino, dichiara: “Sosteniamo la battaglia del Comitato perché da tanto tempo ci battiamo per gli stessi scopi. Chiediamo pertanto l’immediata applicazione della legge per evitare che tanti sardi siano lasciati marcire lontano dai propri affetti, impossibilitati a organizzarsi una difesa”.
Sergio Atzeni
(Per dovere di cronaca specifico che l’Interpellanza a cui si fa riferimento nell’articolo è in realtà una Interrogazione con richiesta di risposta scritta diretta al Presidente della Regione. Claudia Zuncheddu)
Per visualizzare la Mozione e l’Interrogazione clicca qui:
http://www.consregsardegna.it/XIVLegislatura/Mozioni/Moz015_3.asp
http://www.consregsardegna.it/XIVLegislatura/Interrogazioni/Irg0191.asp
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