ISDE-MEDICI per l’Ambiente a NURAXI FIGUS – “NO alla sperimentaione 5G”
Sono sempre più pressanti le richieste dai territori a ISDE-Medici per l’ambiente per meglio comprendere i rischi per la salute a cui le cittadinanze vengono esposte con la SPERIMENTAZIONE 5G.
Il 31 ottobre a Nuraxi Figus, nell’Iglesiente, il confronto tra medici ISDE e i cittadini è stato particolarmente interessante sia per la notevole partecipazione che per il livello del dibattito.
Nuraxi Figus, già notoriamente penalizzato da un pesantissimo inquinamento industriale e con una elevata incidenza di patologie ad esso connesse, oggi denuncia con forte preoccupazione la minaccia di inquinamento elettromagnetico con la sperimentazione 5G.
Nonostante l’invito da parte degli organizzatori il sindaco non ha partecipato all’assemblea popolare. Sono sempre più numerosi i sindaci che in tutto il mondo, sostenuti dalla Scienza indipendente, si oppongono alla sperimentazione 5G.
Nel corso dell’assemblea è anche emerso che le antenne (di cui una in corso di realizzazione) siano state impiantate in “aree a rischio archeologico”, così come definita nei lavori di adeguamento del PUC al PPR.
C’è da chiedersi se la Soprintendenza ai Beni Culturali sia stata informata in merito alla realizzazione di questi impianti e se come richiede la normativa vigente sia stata effettuata la Verifica Preventiva dell’Interesse Archeologico, che prevede l’applicazione dell’iter procedurale previsto dall’art. 25 permettendo alla committenza di conoscere preventivamente il rischio archeologico dell’area su cui è in progetto l’intervento e di prevedere in conseguenza eventuali variazioni progettuali, difficilmente attuabili in corso d’opera, in attuazione del disposto dell’art. 20 del D.Lgs. 42/2004 e smi: “i beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione”.
ISDE-Medici per l’Ambiente con la partecipazione del presidente ISDE Sardegna dott. Domenico Scanu e i medici Claudia Zuncheddu e Mario Fiumene, ringraziano ADIQUAS – Associazione Difesa Qualità Ambiente e Salute, che ha promosso l’incontro e si impegna a garantire il proprio supporto scientifico per far si che le amministrazioni locali facciano valere il Principio di Precauzione e non consentano la sperimentazione del 5G.
Commenti