La salma del re e la storia sarda
Mercoledì 20 dicembre 2017 L’Unione Sarda
Per i sardi quali sarebbero gli onori dovuti alle spoglie del re Sabaudo? Nel silenzio dell’opinione pubblica e per volontà di Mattarella e Gentiloni, sono rientrate in Italia le spoglie di Vittorio Emanuele III. La decisione del governo e del capo di Stato, di mettere a disposizione un aereo militare, al di là di chi paga, è un atto irriverente ancor più per chi ha viva la memoria della storia.
Il rito solenne getta discredito su un’Italia confusa che dopo aver osato tanto, non trova neppure il coraggio di far arrivare le spoglie di quel re laddove avrebbe voluto: il Pantheon.
Un re d’Italia che si è distinto per aver agevolato l’ascesa del fascismo, che ha approvato le leggi razziali perseguitando e contribuendo a mandare nei lagher migliaia di ebrei italiani, un re che l’otto settembre fuggì lasciando alla mercé dei nazisti l’esercito italiano determinando l’arresto, l’internamento nei lagher e la fucilazione dei militari che si opposero ai nazisti.
I fatti di oggi a noi sardi riaprono vecchie ferite, quelle della lunga e dolorosa storia della Sardegna con i feroci sabaudi in casa. Benché i nostri antenati abbiano subito fin da metà 700 il peso di quel dominio, è enigmatico che a tutt’oggi la Sardegna dedichi a questi malfattori le migliori piazze e strade facendo sì che la tirannide culturale dei Savoia continui a vivere in quei nomi.
Un moto di orgoglio dovrebbe indurci a rivendicare la verità della storia, a far sì che le strade e le piazze delle città sarde intestate ai tiranni, vengano dedicate ai patrioti che hanno speso la propria vita per contrastare la ferocia sabauda. E’ compito delle istituzioni elette mettere ordine nella storia e nella toponomastica, a partire dai comuni.
Targhe, statue ed ogni traccia del dominio sabaudo in Sardegna, andrebbero raccolte con cura e allocate in un spazio adeguato: un museo della memoria, sulla scia dell’Apartheid Museum di Johannesburg dove poter rivisitare percorsi dolorosi della storia per non dimenticare.
Sinché noi sardi non usciremo dal torpore che annebbia la nostra vista, permetteremo che l’erede al trono mancato, Vittorio Emanuele, si lamenti perché il rientro della salma di suo nonno da Alessandria d’Egitto non sarebbe avvenuto con gli onori dovuti.
Claudia Zuncheddu SardignaLibera
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