NOnucle-NOscorie. Cronache da sotto il Palazzo del Consiglio.
Martedì 12 settembre. Il Comitato NOnucle-NOscorie, ha indetto un sit-in sotto il Palazzo del Consiglio della Regione c.d. Autonoma. La gente arriva, la stampa sarda pure, si alternano gli interventi per ribadire che i sardi hanno già detto NO al sito unico delle scorie nucleari in Sardegna.
E’ il solito copione che ripetiamo, sempre attenti a non retrocedere in questa lotta sfiancante. Arriva persino il Presidente del Consiglio Ganau, scortato o che scorta, l’assessora all’Ambiente Spano. Ci raccontano che anche loro dicono NO e che devono ancora completare le osservazioni, la cui scadenza è prevista per domani 13 settembre. Sconcertante il lungo silenzio e le difficoltà nel partorire le osservazioni a poche ore dai termini previsti per la presentazione.
Il problema delle osservazioni sull’inadeguatezza della Sardegna ad ospitare il mostro radioattivo, lo riteniamo comunque solo formale. Il problema non è di adeguatezza o inadeguatezza. Ciò che conta è che si imponga il rispetto della decisione del Popolo che vive da sempre in questa Terra.
Ganau e Spanoi? Deboli e poco credibili. Sono la somma del disorientamento del Consiglio e della spregiudicatezza della Giunta.
Il Consiglio sulla minaccia del deposito unico delle scorie nucleari che fa? Boh! Niente. E’ caduto nell’oblio…
Ma ciò non deve sorprendere. Il Consiglio Regionale si è auto-delegittimato. Non da oggi ha abdicato a favore di altri poteri. Purtroppo produce esorbitanti danni da dipendenza. Alza e abbassa la mano cercando di obbedire nel migliore dei modi agli ordini. Sempre pronto a dire tutto ed il contrario di tutto.
E visto che in questo periodo si parla tanto di Sanità, proteggiti lo stomaco prima di leggere le notizie sulla stampa… notizie purtroppo fedeli.
Alta la guardia!
Claudia Zuncheddu
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