STOP ALLE MINACCE. La Sardegna ha già bocciato il Sito Unico delle scorie nucleari
La criticità della situazione generale ci richiede di tenere alta la guardia su tutti i fronti. L’ennesima minaccia dello stoccaggio nella nostra Isola delle scorie radioattive italiane e non solo, non deve indurre distrazione rispetto alle altre lotte in corso.
E’ importante la partecipazione al Sit in organizzato dal comitato NONUCLE-NOSCORIE. Ogni sardo ha il dovere di prendere posizione a livello individuale senza deleghe di rappresentanza. E’ vero che il Popolo sardo si è già espresso attraverso il Referendum Consultivo con il 97% di sardi inequivocabilmente contrari all’installazione del Sito unico delle scorie nucleari in Sardegna. Tuttavia noi non dobbiamo fidarci dei governi dello Stato italiano e dobbiamo imporre che in primis la classe politica locale faccia chiarezza.
Nel rilancio di questa minaccia, in un momento storico assai complesso e che vede la Sardegna al centro di scelte fortemente antipopolari, riteniamo necessario verificare quale sia stata la presa di posizione della nostra Regione Autonoma.
– Il Presidente Pigliaru e la sua Giunta hanno risposto al Governo italiano? e se SI che cosa si sono detti?
– Hanno presentato le osservazione di incompatibilità entro i termini?
– Hanno ribadito la legittimità del Referendum Consultivo e l’intenzione del popolo sardo ad opporsi con tutte le sue forze non solo all’installazione del sito radioattivo, ma perché la Sardegna esca una volta per tutte dai pensieri perversi della politica romana.
Se proprio vogliono pensarci, che lo facciano per togliere le mani dalla nostra Sanità Pubblica, dalla Scuola Pubblica, dai nostri territori devastati dall’occupazione militare, che ci pensino per risolvere il dramma delle nostre campagne di cui sono in buona parte responsabili, che lo facciano per restituirci quanto dovuto anche sul fronte delle Entrate Fiscali… e la lista dei debiti dello Stato italiano nei nostri confronti è molto lunga.
Seppur è doveroso presentare le osservazioni, come atto formale, va ribadito che al di là delle compatibilità o incompatibilità territoriali, la Sardegna è un’Isola abitata da un popolo che ha già detto:
NELLA NOSTRA TERRA NON C’E’ SPAZIO PER NESSUN SITO NUCLEARE.
I sardi hanno il diritto di conoscere i contenuti delle interlocuzioni tra Regione Autonoma della Sardegna ed il Governo italiano. Presidente Pigliaru e assessori, informino pubblicamente il Popolo che rappresentano, così come è consuetudine in tutti i sistemi democratici.
Sardigna Libera
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