Il Perchè del mio Ruolo di Portavoce dei Tuareg del Mali
Il rapporto di solidarietà con i Tuareg, nasce oltre che dalle mie frequentazioni con il deserto, dai miei “debiti personali” con l’Africa, “debiti di gratitudine” per la sua generosità nei miei confronti.
Dal sito di Alberto Melis alcune utili pagine per sostenere la mia associazione Azalai nel tentativo di costruire una scuola per 400 bambini Tuareg.
Associazione Azalai per
“Una scuola per i piccoli Tuareg”
L’associazione Azalai
Chi sono i Tuareg o popolo Tamasheq
– Il progetto scuola
– Portavoce dei Tuareg del Mali – Claudia Zuncheddu perché?
– La scuola oggi: Simbolo di speranza di un popolo
– Obiettivi raggiunti
– Il bilancio a novembre 2007
– Come contribuire
– Ricordare e divulgare il “5 x 1000”
L’associazione Azalai
Nasce per volontà di un gruppo di amici sardi in collaborazione con “l’Associationpour la Promotion et le Développement des Zones Arides” del Mali per promuovere il progetto-scuola a favore dei bambini Tuareg.
Azalai in tamasheq significa “la carovana del sale”.
Il sale nel deserto è sinonimo di vita. Azalai per noi è il sogno di una carovana di solidarietà che si prenda cura di 500 bambini Tuareg, salvandoli e aiutandoli a formare una classe dirigente propria, in grado di dare un futuro al loro nobile popolo. Questo progetto urgentissimo, per il grande impegno umano e finanziario, richiede il sostegno della società civile sensibile a queste tematiche, con l’auspicio di un coinvolgimento degli enti pubblici.
Il progetto, voluto dal popolo tuareg, nasce dall’esigenza di scolarizzazione dei propri bambini, per contrastare la tendenza all’estinzione di una cultura e di un popolo evoluto, essenziale, raffinato e mitico.
In Mali, nel triangolo di deserto compreso fra Tombuctu, Gao e la regione di Mopti, i Tuareg lottano per sopravvivere. Il 40% dei bimbi che nascono non raggiungono i cinque anni. La mortalità soprattutto fra le donne è elevatissima.
In questa regione dove non arrivano aiuti internazionali, né interventi delle istituzioni locali, né di comuni benefattori, l’associazione Azalai in collaborazione con il Capo dei Tuareg del Mali, promuove il progetto “Una scuola per i piccoli Tuareg”.
Chi sono i Tuareg o popolo Tamasheq
I Tuareg, i mitici “uomini blu”, sono i più conosciuti dei nomadi del Sahara.
Forse figli dei Garamanti della protostoria, hanno esteso il loro dominio lungo tutta la fascia desertica esercitando, sin dai tempi dell’Impero Romano, il controllo sui fiorenti flussi commerciali lungo le vie transahariane.
Oggi in Mali, nel triangolo di deserto compreso fra Tombuctu, Gao e la regione diMopti, i Tuareg lottano per sopravvivere. Il 40% dei bimbi che nascono non raggiungono i cinque anni. La mortalità soprattutto fra le donne è elevatissima.Tuttavia i carovanieri dei grandi spazi, gelosi della loro cultura e delle loro tradizioni, continuano a lottare per la salvaguardia della propria diversità e per la propria indipendenza.
L’ennesima siccità e il recente flagello delle cavallette con la distruzione dell’habitat, hanno contribuito a impoverire ulteriormente questi nomadi.
La decolonizzazione e la costituzione negli anni ’60 degli Stati Nazionali, e le conseguenti modificazioni geografiche ed economiche hanno messo in crisi le tradizioni e la stessa organizzazione sociale dei tuareg.
Inoltre gli interessi della politica internazionale tendono ad “annientare” questo popolo che ha la sola “colpa di essere libero” e di vivere sulla superficie arida e povera di un sottosuolo ricco di risorse energetiche (gas, petrolio, uranio) oggetto di desiderio delle moderne ambizioni di sfruttamento proprie del mercato mondiale.
La scuola oggi: simbolo di speranza di un popolo
A distanza di due anni seppur con difficoltà, ma con grande soddisfazione, il progetto di scolarizzazione è avviato per 300 piccoli nomadi. 150 frequentano la seconda e irestanti la prima. La scuola è sita in Mali, nella regione delle grandi sabbie a sud-ovest di Tombuctu e fa capo al “circle” di Goundam.
Essa è organizzata in tre nuclei ciascuno dei quali ospita 50 bimbi. La presenza delle numerosissime bambine, rispecchia l’antica cultura tamasheq che attribuisce alle donne un ruolo di grande rilievo all’interno della loro collettività. I nuclei scolastici sono in prossimità di tre accampamenti distanti 7 – 30 – 57 Km da Gargando.
Il comune di Gargando nasce con la Legge 96.059 del 4 novembre 1996. Fa parte dei 703 comuni nati dalla decentralizzazione e copre una superficie di 3650 Km quadrati.
L’area geografica arida di questo comune è popolata esclusivamente da tuareg: pastori nomadi, che hanno visto il loro bestiame decimarsi sia per la siccità che per i dolorosi avvenimenti bellici che hanno coinvolto le zone più a nord. Le tre sedi scolastiche sono costituite da tende di pelle di capra e solo a Tinandanda è stato costruito un locale di mattoni crudi.
Gli insegnanti sono stati reclutati tra gli intellettuali tuareg. L’organizzazione interna è rigorosamente gestita da loro secondo le proprie esigenze culturali.
I programmi scolastici comprendono lo studio di tutte le materie compresa la lingua francese e araba nonché il recupero della lingua tamasheq, del tifinagh (la lingua scritta), della loro cultura e tradizioni.
Il Governo del Mali (con il decreto N° 06-01404/MEN-SG del 12 Maggio 2006) ha riconosciuto la scuola, divenuta “scuola sperimentale” per tre anni.
Il progetto ambizioso e di straordinaria valenza culturale è stato avviato grazie all’associazione Azalai con la partecipazione di cittadini di buona volontà, di alcune scuole e di artisti che si sono prodigati per raccogliere fondi.
Portavoce dei Tuareg del Mali – Claudia Zuncheddu perché?
Il rapporto di solidarietà con i Tuareg, si crea spontaneamente grazie alle mie “frequentazioni” da oltre trent’anni con l’Africa e in particolare con il deserto del Sahara. Nasce, inevitabilmente e in modo naturale, da un profondo sentimento di gratitudine per la sua immensa generosità nei miei confronti personali, e per quel mondo “predone” di cui faccio parte.
Ho “debiti di gratitudine” nei confronti delle Afriche perché mi hanno permesso di divertirmi e di misurarmi ai gradi estremi come pilota nei classici grandi rally africani, dalla Parigi-Dakar al Rally dei Faraoni, alla Parigi Città del Capo etc…In altre occasioni, mi ha consentito di incontrare e studiare culture e storie di popoli diversi, di rivisitare dietro la grande povertà creata dal mio mondo le immense ricchezze che sostengono tutto il pianeta; la bellezza, il fascino e la potenza degli antichi Imperi Neri.
Un patrimonio inestimabile che fa parte della “memoria sepolta”. Già i popoli non devono ricordare per essere dominati meglio.L’Africa mi ha risvegliato il senso dello stupore con i suoi spettacoli straordinari, e con essi, l’orribile faccia della fame, della sete, della “morte per niente”, della violazione dei diritti dell’uomo.
Come cittadina del Nord del Mondo ribadisco che siamo in debito con l’Africa perché dal suo impoverimento e dalla sua sofferenza è nata la nostra ricchezza e il nostro benessere.
Le sono grata perché questo patrimonio di conoscenze, ha rafforzato una scala di valori morali da cui la mia vita quotidiana e di relazione non può prescindere.
E’ nel Grande Sud che ho scoperto dietro gli occhi innocenti dei bambini, sguardi inquisitori che chiedono “perché?”. Forse perché dovrebbe nascere un nuovo dio per riorganizzare il mondo e punire l’”ingordigia”.
Loro non conoscono l’invidia, né l’odio che forse fanno parte del mondo del superfluo e della finzione. Loro sono essenziali e puri, vorrebbero semplicemente mangiare un po’ di più e morire un po’ di meno. Vorrebbero il diritto alla vita e alla consapevolezza della propria storia dove trovare i mezzi che li conduca all’autodeterminazione del proprio destino.
Nel deserto mi hanno sempre colpito le mani e i piedi “vecchi” dei bambini, rugosi e disidratati, in simbiosi con l’ambiente. Resistono, resistono alla grande sfida per sopravvivere a costo di “fossilizzarsi”. Infatti sembrano “bambini di sabbia”, ed è a loro che attualmente con umiltà dedico un po’ delle mie povere energie, forte della solidarietà dei miei amici, di numerose scuole, di associazioni e forse un giorno delle istituzioni.
Obiettivi raggiunti
La scuola in soli due anni è divenuta un reale simbolo di speranza per tutto un popolo.
Oggi sono 300 i bimbi che oltre a praticare il diritto allo studio, sono stati messi in salvo dalla sete e dalla fame;
Le famiglie hanno avuto la possibilità a loro volta di trovare sostentamento dalle scorte di cereali fornite dalla scuola.
Ciò ha impedito che numerosi giovani abbandonassero il deserto del Mali nella ricerca di forme di sostentamento legate alle dinamiche internazionali delle guerre locali e a facili miti di benessere. La preoccupazione dei capi: “uomini di pace per cultura”, è che i giovani indeboliti dalla povertà possano essere coinvolti in “giochi di reclutamento militare” per scopi poco nobili e a loro estranei.
Insieme al “progetto scuola” stanno nascendo richieste di “progetti di sviluppo economico” per le donne, molto abili nella lavorazione artistica delle pelli e nella tintura di tessuti;
Progetti per incentivare la produzione tradizionale di gioielli;
Progetti per il recupero e la valorizzazione della medicina tradizionale tuareg.
Il bilancio a novembre 2007
– Ad oggi abbiamo accreditato a favore dei Tuareg 62.000,00€ (30.000,00€ + 12.000,00€ + 20.000,00€);
– Non abbiamo usufruito di alcun contributo da parte delle istituzioni;
– Il Governo del Mali ha riconosciuto la nostra scuola, divenuta “sperimentale” per tre anni;
-Il ministero non ha ancora accreditato alle associazioni di volontariato l’ammontare del “5×1000” del 2006, tuttavia è noto che le contribuzioni a favore diAzalai risultano 388 circa per un ammontare di circa 12.000,00€ .
– La scuola partita con 150 bambini nel 2006, quest’anno ne ospita 300.
– E’ stato costituito un Comitato di Gestione della Scuola (organo di controllo)
I 42.000,00€ per l’anno 2006 sono stati investiti come segue:
– Acquisto di materiale didattico per 1.515.000 CFS. 2.376,47€
– Stipendi per n°6 insegnanti 7.200.000 CFS 11.294,11€
– N° 20 tonnellate di cereali 3.300.000 CFS 5.176,47€
– Spese trasporto del materiale e campagna
di sensibilizzazione negli accampamenti 1.000.000 CFS 1.568,62€
– Costruita una struttura in mattoni crudi 2.000.000 CFS 3.137,25€
– Acquisto di 15 tende di pelle di capra 3.585.937 CFS 5.624,99€
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Totale 18.600.937 CFS 29.177,91€
– A saldo per anticipazione miglio 12.000,00€
Avendo le casse povere, per il raggiungimento dei 12.000,00€, un “socio anonimo” ha anticipato all’associazione 5.000,00€;
Fondo cassa di 822,09€
Anno scolastico 2007
A causa della mancanza di fondi nel mese di ottobre, per garantire l’apertura della scuola, un “socio anonimo” ha chiesto un prestito personale di 20.000,00€ alla banca “Intesa S. Paolo” di Cagliari.
Tale somma è stata anticipata all’associazione Azalai, la quale il 25/10/07 ha potuto accreditare (20.021,99€) alla scuola del Mali.
Come contribuire
I contributi alle ONLUS sono deducibili o detraibili dalle imposte sul reddito ex DPR n. 917/86
Azalai è un’associazione di Volontariato – ONLUS sede a Cagliari
E’ iscritta con n. 1502 al R.G. Volontariato L.R. 39/93
POSTE ITALIANE
C/C 68162874 ABI: 07601 CAB: 04800
Banca INTESA PAOLO- Cagliari 5
C/C 1000/3180 ABI: 01025 CAB: 04810
Coordinata IBAN per l’estero: IT77 N010 2504 8101 0000 0003 180
Per le adozioni a distanza
Il costo di mantenimento di un bimbo a scuola è di 25,00€ mensili.
Ogni adozione non è nominale ma va a tutto il progetto
“5 X 1000” ricordare e divulgare a favore dei bambini delle grandi sabbie
Cod. Fisc. 92 14 04 90 928
COME EFFETTUARE LA SCELTA
In ognuno dei modelli per le dichiarazioni dei redditi, vale a dire:
- • il modello CUD 2007
- • il modello 730/2007
- • il modello UNICO 2007 Persone fisiche
sarà contenuta una “Scheda per la scelta del cinque per mille dell’IRPEF”
Diffondete con tutti i sistemi il messaggio ad amici, parenti e serpenti
SEGUE:
Dettagli della legge per i più curiosi e pazienti
Dettagli della legge per i più curiosi e pazienti
DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE DELL’IRPEF
Cari amici sostenitori,
la legge finanziaria del 2006 ha previsto una nuova possibilità di sostegno alle associazioni di
volontariato: con una semplice firma e scrivendo il codice fiscale di AZALAI potremo fare in modo
che il 5 per mille dell’IRPEF (imposta sul reddito) sia destinato alla nostra associazione.
E’ facilissimo !
COME EFFETTUARE LA SCELTA
In ognuno dei modelli per le dichiarazioni dei redditi, vale a dire:
- • il modello CUD 2007
- • il modello 730/2007
- • il modello UNICO 2007 Persone fisiche
sarà contenuta una “Scheda per la scelta del cinque per mille dell’IRPEF” esattamente comequella sotto riportata.
Dovremo soltanto firmare nella casella relativa alle attività che vogliamo sostenere (nel nostro caso il volontariato) e inserire il codice fiscale dell’associazione.
Azalai – una scuola per i piccoli tuareg
associazione di volontariato – ONLUS
Ricordiamoci quindi di firmare nella prima casella in alto a sinistra (sostegno del volontariato), e indicare il codice fiscale di AZALAI che è 92140490928. Nel facsimile il codice fiscale di AZALAI è già inserito, non dovete fare altro che stamparlo, ricopiarlo, e magari diffonderlo tra i vostri conoscenti.
Un saluto e un grazie a tutti !
Ricordate ! la scelta deve essere fatta nella prossima dichiarazione dei redditi èimportantissimo firmare e scrivere il codice fiscale !
La scelta non comporta alcun costo per il contribuente, così come la scelta dell’8 per mille. Lascelta del 5 per mille non è in contrasto né in alternativa all’8 per mille, ma si aggiunge ad essa. La particolarità della scelta del 5 per mille sta nel fatto che si può indicare l’associazione che siintende beneficare attraverso il riferimento del codice fiscale: in questo modo l’associazione diverrà beneficiaria della quota del 5 per mille relativa a tutte le indicazioni ricevute.
AZALAI
Cod. Fisc. 9 2 1 4 0 4 9 0 9 2 8
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