Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica:Diritto di replica
E’ grave che l’emendamento ieri sottoscritto dalla Commissione Sanità, con cui si confermano i tagli temuti, venga spacciato come una conquista per i territori disagiati.
La Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica, denuncia l’irresponsabilità della Commissione Sanità, che all’unanimità promuove un emendamento di sintesi ingannevole e irrispettoso dei bisogni dei territori.
Denuncia l’arroganza trasversale della Commissione Sanità nell’ignorare le richieste di audizione presentate dalla Rete dei comitati, sottraendosi ad un confronto leale e costruttivo.
E’ palese che la Commissione Sanità con tutte le parti politiche si è allineata alle scelte scellerate della Giunta sottoscrivendo i tagli sulle U.O. di Chirurgia Generale degli ospedali di Bosa, Isili, La Maddalena, Muravera e Sorgono.
Di fatto confermano i tagli della chirurgia H24, indispensabile per garantire anche le urgenze, sostituendola con una chirurgia programmata, a bassa intensità di cure. “Una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in day-surgery e/o in week-surgery con attività non prettamente di urgenza” dicono, senza neppure chiedersi chi farà le guardie chirurgiche e ancor meno che fine faranno i pazienti complessi operati. Eppure si sa che la complicanza in chirurgia è sempre dietro l’angolo e solo l’assistenza attenta evita tragedie.
Parlano di “Pronto Soccorso integrato alla struttura complessa del DEA di riferimento che garantisce il servizio e l’aggiornamento relativo”, senza spiegare che il Dea (Dipartimento d’Emergenza ad Alta Specialità) è presente solo in ospedali di livello superiore, per cui il Dea di riferimento di cui parlano, è in altra sede spesso molto distante e di difficile raggiungimento.
L’emendamento non cita altri servizi strategici irrinunciabili come ad esempio: punti nascita, cardiologia etc. intanto prevede lo smantellamento dei laboratori d’analisi.
La Commissione Sanità arriva a stravolgere la Giurisprudenza per ingannare le collettività sarde in lotta per la difesa degli ospedali dei territori disagiati. E’ paradossale che l’emendamento ingannevole e fuorviante sia stato tratto integralmente dal DM del 2 aprile 2015 n. 70. Quindi estrapolato anche da una pessima legge e presentato come la panacea per i mali della Sanità nei territori disagiati.
E’ una beffa culturale prima che politica che questi consiglieri di tutte parti politiche presenti in Commissione, non sappiano che la funzione di un emendamento è teso a migliorare una Legge e non il contrario.
Annunciamo il proseguimento delle lotte.
Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica – Portavoce Claudia Zuncheddu
rassegna stampa
Mentre nel PD continuano le lotte intestine per il potere prosegue nella maggioranza il feroce progetto di tagli ai servizi per la popolazione mascherati da emendamenti falsamente correttivi.
Unione sarda 22-7-17
MALESSERE. Lo scontro c’è anche sulla nuova geografia degli ospedali ma coinvolge soprattutto sindaci e comitati.
Claudia Zuncheddu, portavoce della Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica, va all’attacco sull’accordo che salva gli ospedali di zona disagiata. «È palese che la commissione Sanità si è allineata alle scelte scellerate della Giunta sottoscrivendo i tagli sulle Unità ospedaliere di chirurgia generale degli ospedali di Bosa, Isili, La Maddalena, Muravera e Sorgono».
Secondo Claudia Zuncheddu vengono «confermati
i tagli della chirurgia h24, indispensabile per garantire anche le urgenze, sostituendola con quella programmata a bassa intensità di cure».
Per quanto riguarda il Pronto soccorso, l’emendamento prevede che sia integrato alla struttura complessa di riferimento ma «non
spiegano che il Dea di alta specialità è presente in ospedali di livello superiore. Dunque spesso distanti e difficili da raggiungere». Infine, la portavoce lamenta il fatto che non si fa riferimento ad «altri servizi strategici come punti nascita e cardiologia ma prevede lo smantellamento dei laboratori di analisi»
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