In Piazza a Muravera per salvare gli ospedali dei territori disagiati
All’appuntamento con gli Stati Generali del Distretto Sanitario Sarrabus Gerrei, nonostante il primo grande caldo estivo, c’è stato un ottimo riscontro. Rappresentanze dei comitati Rete Sarda Sanità Pubblica, il comitato locale Salviamo il San Marcellino, Associazioni di Volontariato e cittadini, erano tutti in piazza per ribadire il NO allo smantellamento dei nostri presidi ospedalieri.
Contro il Riordino della Rete ospedaliera sarda, attraverso cui il super-manager della famigerata Asl Unica, il savoiardo Moirano, ha già inaugurato i feroci tagli al diritto alla salute in Sardegna.
Oggi più che mai ogni sardo deve essere parte attiva nella lotta per salvare il Sistema Sanitario Pubblico, con i suoi ospedali territoriali. Nessuno può esimersi. Chi lotta può vincere, chi non lotta è già sconfitto. Se noi sardi perderemo questa battaglia per il diritto inalienabile alla salute, saremo inevitabilmente sconfitti su tutti i fronti. L’assistenza sanitaria, sino ad oggi di qualità e gratuita per tutti, è come l’aria che respiriamo… ne capiamo l’importanza solo quando ci viene a mancare o ci viene inquinata.
Il popolo sardo ha bisogno di una maggiore consapevolezza per far crescere la mobilitazione e dare a questo movimento una possibilità di vittoria. I nostri presidi ospedali a cui non si può rinunciare, dal San Marcellino di Muravera al San Giuseppe di Isili, da La Maddalena a Sorgono, a Olbia, a Tempio, al Sulcis…. Devono essere potenziati e non declassati e chiusi, come purtroppo la classe politica sarda sta facendo per conto e per nome degli interessi della classe politica renziana e berlusconiana, da tempo indirizzata verso la privatizzazione e le lobby delle assicurazioni.
Le lotte continueranno nei nostri territori e ciascuno di noi deve impegnarsi oltre il “virtuale” a scendere in piazza.
Muravera 29/05/2017
Commenti