Sui fatti di Parigi – come potrei oggi da sarda sentirmifrancese? “Je ne suis pas Charlie et c’est pas vraique nous sommes tous francais”
Una riflessione sull’affermazione di Gino Strada, “il Califfato non produce mine antiuomo, gliele vendiamo noi”
Ai tempi in cui frequentavo il reparto di Chirurgia d’Urgenza del Policlinico di Milano, con prof. Vittorio Staudacher, fondatore della Chirurgia d’Urgenza in Europa, era già un chirurgo raffinato. Nei decenni successivi Gino ha continuato ad essere al servizio dell’Umanità ma in terreni molto difficili, dall’Afghanistan al Sudan, sconvolti dalle guerre. Oggi, Gino Strada, dopo tanta esperienza, oltre a salvare vite umane nel Sud del Mondo, bene farebbe a trapiantare cervelli…. nel Nord del Mondo… in Europa… in Occidente… dove la follia delle c.d. “grandi democrazie” imperversa generando e importando guerre e terrorismo; Alimentando tra noi, con le loro strategie, la stessa paura e la stessa insicurezza che porta altri popoli a fuggire dai loro Paesi.
Sulla “sagra dell’ipocrisia occidentale” per i fatti di Parigi, ribadisco quanto ho detto e scritto ad amici francesi: “je ne suis pas Charlie et c’est pas vrai que nous sommes tous francais”. Sono una cittadina sarda che lotta da sempre per la pace e contro ogni sopraffazione. La Sardegna vanta l’orgoglio di non aver mai dichiarato guerra né colonizzato nessuno nella sua storia. Come potrei oggi sentirmi improvvisamente francese? Cittadina di un Paese guerrafondaio?
Claudia Zuncheddu
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