Sull’incendio a Capo Frasca
L’incendio di ieri a Capo Frasca nel corso delle esercitazioni militari dell’aviazione tedesca, avrebbe potuto generare una strage non solo fra gli addetti alla Protezione Civile ed Antincendio, ma anche fra i bagnanti.
I poligoni, per stessa ammissione dei militari non sono dotati di alcun sistema di antincendio e di sicurezza adeguati alle attività belliche ed ai gravi rischi a cui sono sottoposte le popolazioni limitrofe, i turisti e gli stessi civili e militari che operano in quelle aree.
Con preoccupazione prendiamo atto della totale inefficienza militare dimostrata nell’intervento su questo incendio doloso.
Non esiste nessun piano di evacuazione per i civili delle zone limitrofe e se esiste, le collettività a rischio dei territori interessati non ne sono a conoscenza.
E’ inconcepibile che neppure la massima Istituzione Sarda non sia informata su ciò che avviene nei poligoni dello Stato Italiano in Sardegna.
Chiediamo al Presidente Pigliaru:
– che prenda in seria considerazione le petizioni a lui rivolte per l’interruzione delle esercitazioni programmate in tutte le basi presenti nel nostro Territorio,
– che chieda immediatamente un incontro col Ministro della Difesa e col Presidente Renzi per imporre un piano di dismissione, di chiusura, di sgombero e di bonifica delle aree militarizzate,
– che intervenga sugli obsoleti ed inutili strumenti di controllo della Regione Autonoma della Sardegna sulle servitù militari, come il COMITA, che ha dimostrato di essere inadeguato e di non essere strumento istituzionale di controllo informato sulle attività dei poligoni.
Chiediamo ai parlamentari sardi che in modo unitario alla Camera ed al Senato denuncino con azioni eclatanti la responsabilità dello Stato Italiano sulla occupazione militare ed i danni da essa derivati, che rivendichino la smilitarizzazione, la chiusura e le bonifiche delle aree sarde soggette a servitù e che il loro operato sia univoco a Cagliari come a Roma.
Stesso impegno chiediamo ai parlamentari europei eletti in Sardegna.
Nel momento in cui in tutto il mondo soffiano venti di guerra la Sardegna vuole e deve essere Terra che promuove la pace fra i popoli e fratellanza fra le sponde del Mediterraneo.
SardignaLibera
(Claudia Zuncheddu)
Sardegna Sostenibile e Sovrana
(Pier Luigi Marotto)
Sardegna Pulita
(Salvatore Lai)
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