NO alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato! Firma la petizione
Sosteniamo l’iniziativa rilanciata dal Gruppo d’Intervento Giuridico sulla necessità che il Corpo Forestale dello Stato italiano non venga sciolto. Il Governo Renzi in nome della “semplificazione della pubblica amministrazione”, irresponsabilmente fa sì che l’ambiente e la fauna soprattutto in Sardegna, perda ogni sorta di controllo e di tutela che sino ad oggi ne ha garantito la sua esistenza.
Il delicato equilibrio dell’ecosistema sardo già fortemente minacciato dall’inquinamento industriale, militare e dalla cementificazione selvaggia, necessita oggi più che mai dell’azione di controllo da parte del Corpo Forestale che in questi anni si è rivelato indispensabile per frenare la rapina e la devastazione delle risorse ambientali, faunistiche e paesaggistiche.
Gli incendi, il dissesto idrogeologico e la stessa crisi agropastorale agevolano l’abbandono e la desertificazione dei nostri territori con la perdita dei controlli tradizionali delle nostre campagne.
Le Compagnie Barracellari, che fanno parte della nostra tradizione contadina e che operano in prima fila nei comuni, in questi anni sono state fortemente indebolite e quasi disconosciute dalle istituzioni, a partire dalla RAS.
I Vigili del Fuoco sardi che operano in regioni italiane da anni e anni, vengono discriminati rispetto ai loro colleghi d’oltre Tirreno dalla stessa Legge italiana che nonostante preveda il rientro in Sardegna dopo un breve periodo di servizio in altre regioni, di fatto non viene applicata, condannando loro all’esilio e privando la Sardegna di professionalità e competenze nella difesa dell’ambiente e contrasto alle calamità.
Il Corpo Forestale dello Stato italiano ha dimostrato nei fatti di essere in Sardegna una diga contro il malcostume della cementificazione selvaggia, per la difesa dell’ambiente e delle sue biodiversità, per la tutela della fauna selvatica e stanziale che concorrono a rendere il nostro territorio un unicum.
Perciò riteniamo indispensabile la permanenza nella nostra Isola e nella Repubblica italiana di questo Corpo benemerito per le collettività, l’ambiente e il paesaggio, nonché per tutte quelle attività economiche che generano reddito dall’ambiente grazie alla vigilanza che esso ha garantito negli anni.
Sosteniamo il NO alla sua soppressione e l’invito ai rappresentanti sardi nel Parlamento italiano e a tutto il Governo Renzi a compiere atti di responsabilità rinunciando a questo disegno scellerato che può portare solo danni al nostro ecosistema e alle nostre economie.
Riteniamo che la razionalizzazione della pubblica amministrazione, ambita dal Governo Renzi è possibile con il taglio agli sprechi e compatibile con il mantenimento dei livelli occupazionali, e con il miglioramento dei servizi al cittadino.
In Sardegna, dove lo Stato italiano ha concentrato oltre il 60% delle servitù militari, la necessità di questi tagli e i conseguenti risparmi è sotto gli occhi di tutti. Basterebbe soltanto la dismissione dei poligoni militari esistenti e le azioni di bonifica per creare occupazione e beneficio ai territori.
Invitiamo tutti a sostenere, firmare e divulgare la petizione online rilanciata da Gruppo d’Intervento Giuridico sul sito change.org NO ALLA SOPPRESSIONE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Claudia Zuncheddu
Sardigna Libera
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