“conferenza nazionale delle servitù militari”: nessun applauso per il presidente pigliaru
Presidente Pigliaru
il mancato applauso da parte della casta militare di generali e colonnelli al tuo intervento nel corso della seconda “Conferenza nazionale delle servitù Militari”, onora tutti noi sardi. Il senso di quell’applauso mancato vorremo che fosse l’inaugurazione di una nuova stagione di ricontrattazione dei rapporti politici fra lo Stato italiano e la Regione Autonoma della Sardegna.
Questo processo per il Popolo sardo non può più essere rinviato. Spetta a te Presidente, il compito e la responsabilità politica, morale e storica di affrontare con determinazione la “questione sarda”, a partire dall’oppressione militare nei nostri territori.
Non nascondo la preoccupazione per il tono astenico e superficiale con cui il Consiglio della RAS ha affrontato il tema della militarizzazione dell’Isola nella recente seduta. E’ come se questo Consiglio fosse privo di memoria storica, visto che non è stato dato alcun seguito alle azioni istituzionali portare avanti nella precedente Legislatura, oltre chiaramente alle storiche prese di posizione del Presidente Mario Melis.
Il tuo confronto con le realtà territoriali, con Comitati e cittadini che si occupano da tempo di questi temi, sarà, questo sì, plaudito e ti offrirà il supporto di una lunga esperienza frutto di impegno, di studi e di battaglie in difesa della nostra Isola.
Basta che tu lo voglia.
La gran maggioranza dei sardi e dei Comitati di base, sono disponibili ad appoggiare un concreto e rapido progetto di smilitarizzazione totale e di servitù nei territori, di bonifiche ambientali serie (argomento prioritario su cui colpevolmente molti tacciono), di rinaturalizzazione dei territori e di riconversione in economie ecocompatibili ed ecosostenibili volute dalle collettività locali.
L’applauso negato dalle istituzioni romane, al tuo intervento di ieri, è per noi una vittoria e una speranza.
Claudia Zuncheddu
SardignaLibera
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