Oggi con il San Raffaele come ieri con l’industrializzazione di Stato
Con il miraggio degli investimenti esteri nell’Isola, il sottosegretario Delrio minaccia di “commissariare” la RAS qualora non definisca l’accordo con il Qatar sull’ospedale San Raffaele. Ci troviamo di fronte a un’operazione di privatizzazione della sanità pubblica sarda che toglie risorse economiche e posti letto ai nostri territori.
Sono bastati i termini perentori dello Stato arabo, che impone l’apertura del centro il 1° marzo del 2015, per far entrare in fibrillazione il governo Renzi, che non esita a imporre il proprio diktat per esautorare la RAS, da competenze previste dallo Statuto, minacciando di trasformare il progetto del San Raffaele in “progetto di interesse nazionale”. Naturalmente per far cosa gradita agli sceicchi del Qatar, che oltre a fare shopping in Sardegna del nostro territorio, hanno promesso a Renzi investimenti in Italia, come del resto, suscitando forti reazioni, hanno già fatto in Francia, in Grecia, in Tunisia, nonché in Germania, dove l’emiro del Qatar detiene importanti quote di Deutsche Bank e Siemens.
Renzi sull’altare degli interessi nazionali italiani, non esita a sacrificare gli interessi sanitari della Sardegna, ignorando cinicamente che gli sceicchi investitori sono anche i finanziatori di parte del terrorismo internazionale jiahdista responsabile della destabilizzazione della Libia, della Siria, dell’Iraq e degli stati del Sahel, generando stragi di civili e creando in gran parte il flusso di migranti in Europa che fuggono da queste guerre gestite con armi europee, americane e russe.
Ancora una volta si vuole privare i sardi e il Consiglio della RAS della possibilità di decidere in casa nostra il nostro destino e mettere un Popolo sotto tutela di interessi esterni. Auspico che la classe politica sarda abbia un sussulto di dignità, non si faccia intimorire e non si appiattisca ai voleri stavolta dell’amico Renzi. Gli interessi della Sardegna e dei sardi prima di tutto.
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