28 Nov. Processo di Perugia. Con chi sta il Presidente Cappellacci?
La cosiddetta “cricca del G8” potrebbe essere assolta con formula piena al Processo di Perugia grazie alla Sardegna che rinuncia a costituirsi parte civile.
Il 28 Novembre, La RAS per la terza volta non si è costituita parte civile al processo di Perugia contro chi con l’alibi dei lavori del G8 alla Maddalena, ha depauperato le nostre risorse appropriandosi anche di denari di noi sardi per lavori mai fatti, ha messo in ginocchio le imprese e le famiglie della Maddalena, ha danneggiato il territorio e la sua immagine.
Tra tutte le regioni d’Italia “depredate” dalle operazioni della c.d. “cricca” di Bertolaso, la Sardegna è sicuramente quella che ha avuto i maggiori danni, per questa ragione la rivendicazione da parte dei sardi, a partire dai 100 milioni di Euro sottratti alle nostre casse, oltre tutti gli incalcolabili danni prodotti alla Maddalena, la costituzione di parte civile della RAS avrebbe dato con certezza un contributo determinante agli stessi fini dell’accertamento della verità e della condanna della “cricca del G8”.
Oltre il valore politico, con la mancata partecipazione della RAS al Processo, abbiamo perso un’opportunità non solo di far giustizia per la Sardegna, ma anche per mettere a disposizione del Pubblico Ministero le testimonianze e la ricca documentazione in possesso degli Uffici della RAS su questa “faccenda”. Tutto questo sarebbe stato determinante ai fini delle indagini e del verdetto.
Il Presidente Cappellacci conosce bene la “cricca del G8” di Bertolaso così come è consapevole che potrebbero assolti con formula piena grazie al suo non costituirsi parte civile e al suo non rivendicare il danno economico e la beffa politica per la Sardegna.
A tutt’oggi il suo grave atto di rinuncia a rivendicare giustizia per il Popolo sardo, apparentemente incomprensibile, è di fatto funzionale ad aiutare ad assolvere i 18 indagati per reati gravi, dalla corruzione… al favoreggiamento della prostituzione, naturalmente in sfregio agli interessi degli stessi italiani che anch’essi hanno avuto la sventura di incontrare la “cricca”. I cittadini dell’Aquila sono fra questi.
E’ così che una triste storia che ha colpito i sardi, rischia di chiudersi con disonore e con la beffa di essere proprio la Sardegna ad assolvere i suoi carnefici. Quanto costa a noi sardi essere governati da Cappellacci e dalla sua demagogia sul nostro Popolo? Con chi sta il Presidente Cappellacci ormai è chiaro, sicuramente non con i diritti e gli interessi dei sardi.
Claudia Zuncheddu
Sardigna Libera
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